Il CRESER è un coordinamento di attori (associazioni o gruppi) della regione Emilia Romagna che si riconoscono nei principi dell’Economia Solidale.
Il Creser non è una associazione formale, ma un Coordinamento; non vi è un Consiglio Direttivo, ogni scelta viene presa a livello assembleare.
I componenti del Creser si riuniscono una volta al mese circa. Gli incontri non vengono fatti in una sede fissa, ma ogni volta viene scelta una sede diversa sul territorio regionale al fine di agevolare a rotazione ogni componente.
Per partecipare:
Sono presenti due m-list: una operativa ed una informativa (unidirezionale). Per precedente decisione del Creser, a quella operativa sono iscritte persone che danno la loro disponibilità a coordinarsi con le altre associazioni, partecipando alle riunioni. Ad ogni nuovo partecipante all’assemblea viene richiesto di esplicitare la propria attribuzione ad una o ad entrambe le m-list, iscrivendolo di default alla prima nel caso in cui lasci il proprio indirizzo di posta elettronica ma non compia alcuna scelta.
Per l’iscrizione alla m-list operativa il gruppo che aderisce espliciterà agli altri membri del Creser la condivisione de “Le colonne dell’Economia Solidale”, de “Il pensiero dell’economia solidale in E-R”, la disponibilità a coordinarsi con gli stessi partecipando alle riunioni della rete regionale. (v. anche verbale 30/11/2013)
La visione
- Promuovere la Crescita di percorsi verso l’incremento del consumo critico e consapevole;
- La ricerca di conoscenza e l’approfondimento del contesto ambientale e sociale, del quale siamo una parte inscindibile, potranno permettere l’accrescimento di un ben-vivir rispetto dei popoli e dell’ambiente;
- “Utopistico non è l’irrealizzabile ma solo quello per cui non ci si impegna abbastanza affinchè diventi realizzabile”;
- Il CRESER volge lo sguardo al bene collettivo (quali ad es.: agricoltura, energia, alimentazione) e le prassi attuate dai suoi membri costituiscono la prova tangibile dei risultati che possono essere raggiunti applicando ai nostri di stili di vita, il consumo critico e consapevole.
Il fine
Confronto sul modello che riteniamo più confacente alle nostre “prassi” affinché le stesse possano svilupparsi e progredire ulteriormente all’interno di contesto in cui l’unico obiettivo è il “bene comune”;
Il mezzo
“Prassi” che si aprono allo sviluppo attraverso il dialogo costruttivo con tutti gli attori che hanno voglia di partecipare attivamente alla soddisfazione dei bisogni della collettività .
L’invito è rivolto a quanti si riconoscono nell’Economia Solidale.