Cosa sono e cosa servono: un breve excursus storico, agronomico e alimentare sui pesticidi.
8 Maggio 2015 – ore 20.00 – 23.00
Centro Giorgio Costa sala Costa in v. Azzo Gardino 48
Bologna
Ne parliamo con:
Patrizia Gentilini, Medico Oncologo ed Ematologo, Medicina Democratica e Associazione Medici per l’Ambiente”
Andrea Cenacchi – (Podere Santa Croce – Arca Biodinamica – Funo in Transizione)
Carlo Bazzocchi – FIRAB – Fondazione per la Ricerca in Agricoltura Biologica
Modera : Giorgio Menchini, responsabile Coomunità, Ambiente e Territorio Cospe Onlus
Nonostante l’obiettivo di voler nutrire il pianeta, la filosofia che ha ispirato EXPO 2015 e ha dato gambe a tutta la kermesse riprende e rilancia un sistema agroalimentare incapace di rispondere alle esigenze di sovranità alimentare, di equo accesso ad un’alimentazione di qualità, di sostenibilità ambientale davanti alle grandi crisi ecologiche del nostro tempo, e che lascia in mano di pochi il controllo delle filiere agroalimentari globali.
Il lavoro di costruzione dal basso di filiere solidali e sostenibili così come di campagne di sensibilizzazione e di advocacy su un’economia giusta, ci hanno insegnato che non esiste un sistema agroalimentare sostenibile senza sovranità alimentare, che non è possibile nutrire il mondo attraverso un modello di produzione industriale e produttivista, che prevede un ampio utilizzo della chimica, che consuma i suoli e distrugge la biodiversità.
Sabato 18 Aprile 2015 c/o p.ta Galliera (di fronte alla stazione FFSS);
Ore 09.30 accoglienza; ore 10.00 INIZIO ; ore 16.00 Termine incontro.
Per “pranzo” ci nutrireremo convivialmente con quanto porteremo all’incontro.
ODG (PROPOSTA) :
1) Referente nei confronti delle istituzioni (conferma/individuazione nuov* referente);
2) Coordinatori (iniziative di divulgazione sui territori, ecc.);
3) Discussione e approvazione dell’atto con cui si darà attuazione alla L.R. 19/2014 [1]che trovate sull’ultimo verbale;
4) richieste ricevute: Università di Quito (Ecuador); Intervista Tv Brasiliana; Richiesta per “Abitare Solidale”.
5) Varie ed eventuali.
OdG:
1) Elaborazione proposta di regolamento attuativo della L.R. 19/2014 (allegata).
2) Terra Equa 2015: possibile proposta per formare GdL ad hoc.
3) formalizzazione Coordinatori (quali indicazioni sul sito?) : I Coordinatori offrono la propria disponibilità per : coordinarsi attivamente tra di loro; Trasferire ai territori le linee di indirizzo, le modalità operate e approvate nelle plenarie del Creser; Facilitare il flusso di informazioni (che provengono dai territori come dalle Istituzioni (Regionali, Comunali, Provinciali); A tutti si chiede in ogni caso, la disponibilità a “farsi ricettori attivi” sui propri territori, delle eventuali esigenze che gli stessi sono in grado di esprimere, trasportandole e condividendole all’interno del Creser.
Come arrivare: Indirizzo Associazione Barcobaleno, BarcoGAS, Via Roma 21/a Forlimpopoli, (Locali all’interno Stazione Ferroviaria Forlimpopoli, fabbricato basso, ex uso deposito, con affaccio Binario 1 verso Cesena, Vedasi cartello “Barcobaleno”, sopra la porta).
ECONOMIA SOLIDALE – Sabato 29 novembre alle 15.30 nella sede del teatro FerraraOFF (viale Alfonso I d’Este – Ferrara) –
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da CronacaComune
http://www.cronacacomune.it/notizie/24078/emilia-romagna-leconomia-solidale-si-fa-legge.html
ECONOMIA SOLIDALE – Sabato 29 novembre alle 15.30 nella sede del teatro FerraraOFF (viale Alfonso I d’Este – Ferrara)
Emilia Romagna, l’economia solidale si fa legge. Incontro pubblico per conoscerla
Incontro pubblico per conoscere la Legge Regionale 19/2014 che promuove l’economia solidale
Sabato 29 novembre alle 15.30, nella sede del teatro FerraraOFF (viale Alfonso I d’Este a Ferrara), avrà luogo un incontro pubblico per diffondere nel territorio ferrarese la conoscenza della Legge Regionale 19/2014, approvata il 22 luglio scorso, che promuove l’economia solidale.
L’incontro, rivolto a tutti i cittadini interessati e in particolare gli operatori delle realtà territoriali che si occupano di economia solidale, è promosso dal Comune di Ferrara e coordinamento ferrarese “Verso il DES Ferrara” con la collaborazione del Creser (Coordinamento regionale per l’Economia Solidale Emilia Romagna). Interverranno per illustrare i contenuti principali della nuova Legge 19/2014 i rappresentanti dei gruppi e delle associazioni che ne hanno dato impulso alla elaborazione, consiglieri regionali firmatari della proposta di legge approvata, coordinatori di alcuni Distretti di Economia Solidale emiliano romagnoli che racconteranno la propria esperienza. L’ingresso all’incontro è libero.
>> LA SCHEDA – Da Cronacacomune.it del 4 agosto 2014
ECONOMIA SOLIDALE – Approvata dalla Regione il 22 luglio 2014, ha coinvolto le numerose realtà dei territori
Emilia Romagna: l’economia solidale si fa legge
Non fare da soli tutto quello che è possibile fare insieme: è questa l’essenza del nuovo Progetto di legge regionale “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia solidale” su impulso del CRESER
Con il voto del 22 luglio 2014 l’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna ha dato il via libera a una tra le prime leggi italiane che normano il vasto settore dell’economia solidale. Un arcipelago di organizzazioni, piccoli produttori, consumatori consapevoli, aziende sostenibili che formano l’asse portante di un’economia ecologica e solidale.
La proposta, non esaustiva nei temi, indica Principi e Valori di riferimento: delinea il potenziale di uno sviluppo esteso quanto intenso dell’Economia Solidale.
Oltre alla novità assoluta della sua elaborazione “dal basso”, partecipata e condivisa nei territori e nelle reti dell’economia solidale, grazie al coinvolgimento attivo delle varie associazioni rappresentate nel CRESER, nel “Progetto di Legge regionale” è rilevante l’assenza di richiesta di finanziamenti esclusivi.
L’obiettivo ben più ambizioso è quello di sollecitare l’Economia solidale ad esplicitare la propria progettualità innovativa attraverso strumenti istituzionali di supporto per la propria migliore gestione: un FORUM regionale nel quale confrontarsi supportato da un Tavolo Permanente composto da membri della Regione e da membri dell’Economia Solidale; un Osservatorio per monitorare i progetti attivi sulla base di indicatori qualitativi come il BES, Benessere Equo e Sostenibile, elaborato da ISTAT e CNEL.
Il progetto di legge regionale “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia solidale”, già approvato in Commissione Politiche Economiche il 12 Giugno scorso, è stato discusso ed ulteriormente anche in aula consigliare il 22 Luglio 2014.
Secondo il Coordinamento Regionale per l’Economia Solidale E-R “questo risultato è un esempio concreto di come si può produrre innovazione e qualità nelle procedure e nei contenuti di Istituzioni e Amministrazioni se ci si orienta a non fare da soli ciò che è possibile fare insieme”.
Per il Coordinamento Regionale per l’Economia Solidale E-R (CRESER) e per maggiori informazioni scrivere a creser@mail.com (sito internet www.creser.it).
Il 23 Luglio 2014 la Regione Emilia Romagna ha fatto diventare Legge la proposta elaborata dall’Economia Solidale
Il giorno prima, il 22 luglio 2014, in Francia è diventata realtà la Legge sull’Economia Sociale e Solidale di cui quanto segue è solo un estratto relativo a:
da “Il Fatto Quotidiano” del 27 settembre 2014
La legge regionale è stata votata dalla maggioranza di centrosinistra, dal Movimento 5 Stelle e dal gruppo misto. Nel testo si dà per esempio definizione delle Reti di Economia Solidale (Res), dei Distretti di Economia Solidale (Des), dei Gruppi di Acquisto Solidale (Gas), si citano le banche del tempo e la finanza etica, i prodotti a filiera corta e i “beni comuni”
Nella prossima giunta della Regione Emilia Romagna potrebbe esserci un assessore con delega all’Economia solidale. È quanto prevede la nuova legge “per la promozione e il sostegno dell’economia solidale” approvata lo scorso 22 luglio dall’assemblea legislativa, la prima in Italia che sancisce il riconoscimento di questa nuova forma di economia che rispetto a quella di massa, mette al centro valori come l’etica, il tempo e la sostenibilità.
“Con questa legge l’istituzione riconosce l’economia solidale come modello alternativo a quello tradizionale, un modello che si basa sulle relazioni tra le persone e che mette al centro i beni comuni” spiega Mauro Serventi del Creser, il Coordinamento regionale per l’economia solidale che da anni lavora su questa proposta di legge con i gruppi in Regione. Norme simili a quella approvata a luglio ci sono già in Puglia o in Trentino Alto Adige, ma sono perlopiù pensate per andare incontro alle caratteristiche specifiche dell’economia locale di quei territori. In Emilia Romagna invece, la legge dà un riconoscimento in generale a tutti gli strumenti e i circuiti di cui si alimenta l’economia solidale, e a tutti i suoi attori, tra cui figurano organizzazioni, piccoli produttori, consumatori consapevoli, aziende sostenibili.
Nel testo si dà per esempio definizione delle Reti di Economia Solidale (Res), dei Distretti di Economia Solidale (Des), dei Gruppi di Acquisto Solidale (Gas), si citano le banche del tempo e la finanza etica, i prodotti a filiera corta e i “beni comuni”. La norma prevede la promozione, la valorizzazione e il sostegno di queste forme e il riconoscimento di “altre aggregazioni di cittadini e di operatori economici nate per promuovere la cultura e le prassi volte all’attuazione e alla diffusione dell’economia solidale”. La legge regionale è stata votata dalla maggioranza di centrosinistra, dal Movimento 5 Stelle dal gruppo misto, che avevano cominciato oltre due anni fa il percorso insieme ai rappresentanti del Creser, che non hanno mai chiesto alcuna forma di finanziamento, ma solo un riconoscimento ufficiale per una forma di economia che oggi vede più di cento associazioni attive nel territorio.
Così è iniziato il lavoro partecipato con i gruppi consiliari regionali, per dare una forma normativa a un modello di economia territoriale dove coniugare valori come le relazioni interpersonali, il benessere e la salvaguardia dell’ambiente. “Il lavoro è stato lungo, abbiamo fatto oltre venti incontri – continua Serventi – ma alla fine siamo riusciti ad ottenere quello che auspicavamo. Non abbiamo mai chiesto soldi, volevamo solo che le istituzioni ci riconoscessero”. E così è stato, e non solo. La Regione infatti si è impegnata a individuare un delegato che si occupi del settore, una figura che avrà il compito di occuparsi di promuovere e valorizzare commercio equo solidale, filiera corta, agricoltura e tutti gli strumenti con cui si sviluppa l’economia solidale. La legge, per cui avranno valore di fronte alle istituzioni anche le forme di coordinamento e rappresentanza dei soggetti impegnati nel settore, prevede inoltre l’organizzazione di un Forum regionale per l’economia solidale in cui attori e istituzioni potranno confrontarsi, e la creazione di un Tavolo permanente composto dai membri della Regione e da membri del circuito. Strumenti istituzionali che aiuteranno il settore a svilupparsi e programmare iniziative che vadano verso la qualità e l’innovazione, a cui si affiancheranno anche un Osservatorio e un portale web per monitorare i progetti attivi.