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Articolo di Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà – http://www.labsus.org

L’Emilia Romagna riconosce e regola l’economia
solidale

Approvato il progetto di legge che sostiene un
modo diverso di vivere il mercato

L’Emilia Romagna approva il
progetto di legge “Norme per la promozione e il sostegno
dell’economia solidale
”, elaborato grazie alla collaborazione
tra Amministrazione e associazioni del territorio unite nel CRESER.

“Non fare da soli ciò che è possibile fare insieme”

L’Economia Solidale riceve pieno riconoscimento e nuova
legittimità in Emilia Romagna. L’Assemblea legislativa
regionale ha infatti approvato lo scorso 22 luglio il progetto di
legge “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia
solidale
”, nato dal confronto tra le Istituzioni e il
Coordinamento Regionale per l’Economia Solidale in Emilia Romagna
(CRESER),
che rappresenta le associazioni attive sul territorio.
L’obiettivo
della legge è quello di promuovere l’Economia Solidale e
stimolarne la progettualità senza ricorrere a finanziamenti
esclusivi ma puntando invece ad introdurre nuovi strumenti di
gestione e misure di sostegno. Tra i provvedimenti più importanti,
la Regione si impegna a nominare all’interno della giunta un
referente politico specifico per l’Economia Solidale. Verrà
inoltre istituito un Forum Regionale come strumento partecipativo
finalizzato “al confronto e all’elaborazione delle istanze
emergenti dai soggetti dell’Economia Solidale
”, mentre un
Tavolo Regionale Permanente, composto da tecnici della Regione e da
rappresentanti dei soggetti di Economia Solidale, sarà incaricato di
attivare i progetti approvati. Infine, un Osservatorio dedicato sarà
predisposto per monitorare i progetti attivi e migliorarne
l’efficacia, sulla base di indicatori qualitativi come il BES
(Benessere Equo e Sostenibile).

Un modello di economia alternativo

Quella approvata in Emilia Romagna è una tra le prime leggi
italiane che norma il vasto settore dell’Economia Solidale,
costituito da un arcipelago di organizzazioni, piccoli produttori,
aziende sostenibili e consumatori consapevoli. La nuova legge
regionale costituisce infatti un formale riconoscimento dell’Economia
Solidale come “modello economico sociale e culturale improntato
a principi di eticità e giustizia, di equità e coesione sociale, di

solidarietà e centralità della persona
che “promuove i beni comuni assicurandone
l’utilizzo collettivo e sostenibile a beneficio delle comunità e
delle generazioni future
” (articolo 1). Il progetto di legge
potrebbe inoltre porsi come valida risposta alla crisi economica,
proponendo un modo diverso di vivere il mercato, che rimetta al
centro i beni comuni e la collettività (in allegato il testo
integrale del progetto di legge).

Il CRESER

Il Coordinamento Regionale per
l’Economia Solidale si è definito nel tempo come Rete, o meglio
come RES (Rete di Economia Solidale), dato il numero elevato
di gruppi partecipanti distribuiti su tutto il territorio dell’Emilia
Romagna. Il CRESER nasce nell’ottobre del 2011 per rispondere alla
proposta di legge regionale sui Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)
avanzata quello stesso anno, nella quale le associazioni del settore
non si riconoscevano. “Ci siamo mostrati contrari a qualunque
tipo di finanziamento esclusivo rivolto ai G.A.S. perché avrebbe
potuto favorire anche quei gruppi creati senza la reale intenzione di
realizzare un modello economico alternativo –
spiega Mauro
Serventi
, membro del CRESER – Abbiamo quindi cercato un
contatto con
i Consiglieri Regionali proponenti, invitandoli
al ritiro della proposta di legge, convincendoli che fosse
preferibile
non fare da soli ciò che è possibile fare
insieme”
. Il CRESER ha poi avviato diversi Gruppi di Lavoro sui
temi specifici dell’Economia Solidale (fra cui: i Beni Comuni, la
Finanza Etica, le Reti di Economia Solidale), i cui risultati sono
stati offerti ai rappresentanti delle Istituzioni. Il dialogo avviato
ha consentito di apportare le modifiche necessarie al progetto di
legge “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia
solidale”
e di procedere alla sua approvazione.
Noi
immaginiamo il Forum che verrà istituito per legge –
conclude
Mauro Serventi – come uno strumento partecipativo, aperto a
tutti i soggetti della società romagnola: le imprese, le cooperative
e tutte le associazioni che operano secondo la logica dell’Economia
Solidale, la quale
non rifiuta il profitto ma lo mette al
servizio del bene comune
”.

in allegato la Legge n° 19/2014

Fonte: http://www.labsus.org/2014/07/emilia-romagna-regola-economia-solidale/